Coro Anthem - Angelus ad Virginem - elab. D. Willcocks - P. Versetti

Coro Anthem - Angelus ad Virginem - elab. D. Willcocks - P. Versetti

Angelus ad Virginem elaborazione di David Willcocks per coro e organo revisionata ed integrata da Paola Versetti per coro, flauto e organo Coro Anthem di Monza (Italia) flauto: Angela Carta organo: Lorenzo Zandonella Callegher direttore: Paola Versetti Angelus ad virginem Subintrans in conclave, Virginis formidinem Demulcens, inquit, "Ave! Ave, regina virginum; Coeli terraeque Dominum Concipies Et paries Intacta Salutem hominum; Tu porta coeli facta, Medela criminum". "Quomodo conciperem quae virum non cognovi? Qualiter infringerem quod firma mente vovi?" "Spiritus Sancti gratia perficiet haec omnia; Ne timeas, sed gaudeas secura, quod castimonia manebit in te pura Dei potentia". Ad haec Virgo nobilis respondens inquit ei: "Ancilla sum humilis omnipotentis Dei. Tibi, coelesti nuntio, tanti secreti conscio, consentiens et cupiens videre factum quod audio, parata sum parere, Dei consilio." Angelus disparuit et statim puellaris uterus intumuit vi partus salutaris. Qui, circumdatus utero novem mensium numero, hinc exiit et iniit conflictum, affigens humero crucem, qua dedit ictum hosti mortifero. Eya, Mater Domini, quae pacem reddidisti Angelis et homini, cum Christum genuisti, tuum exora Filium ut se nobis propitium exhibeat et deleat peccata, praestans auxilium vita frui beata post hoc exilium. L'angelo, avvicinatosi alla giovane chiusa in una stanza, cercò di placarne lo spavento e le disse: "Ti saluto, regina delle vergini. Concepirai il Signore del cielo e della terra e partorirai restando intatta la salvezza degli uomini, tu che sei resa porta del cielo e rimedio dei peccati". "Come posso concepire un figlio, io che non ho conosciuto uomo? Come potrei infrangere il voto che ho fatto con convinzione e risolutezza?" "La grazia dello Spirito Santo compirà ogni cosa. Non temere, ma rallegrati libera dalla paura, poiché resterai casta per la potenza di Dio." La nobile Vergine gli rispose: "Sono l'umile serva del Dio onnipotente. Dò il mio consenso a te, messaggero celeste che sei partecipe di un mistero così grande; e desidero nel mio intimo di vedere avverarsi quel che sento annunciare. Sono pronta -- secondo il volere di Dio -- a dare alla luce un figlio". L'angelo scomparve e all'improvviso il grembo verginale si gonfiò in virtù del parto del Salvatore, che, circondato dal grembo materno per nove mesi, di qui uscì ed entrò in una dura lotta, prendendo sulle spalle la croce, con cui diede il colpo decisivo al nemico apportatore di morte. Orsù, madre del Signore, che hai restituito la pace agli angeli e agli uomini quando hai dato alla luce il Cristo, prega il tuo Figlio di esserci propizio e di distruggere i nostri peccati, e aiutaci a godere della vita beata dopo questo esilio.